Petroliera fermata a Gibilterra: Iran convoca l'ambasciatore del Regno Unito

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Teheran considera il fermo illegale perchè, dice, la nave Grace 1 è iraniana. Il ministro degli Esteri spagnolo Borrell spiega che il Regno Unito avrebbe agito su richiesta di Washington e intende fare chiarezza su eventuali violazioni della sovranità spagnola.

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Il caso della petroliera fermata da Gibilterra perchè sospettata di trasportare petrolio verso la Siria in violazione delle sanzioni dell'Unione Europea continua a generare tensioni. Teheran sostiene che la Grace 1 è iraniana, e che di conseguenza il blocco è illegale. Per questo ha convocato l'ambasciatore del Regno Unito a Teheran, in segno di formale protesta.

Gibraltar, July 4, 2019. REUTERS/Jon Nazca
Grace 1Gibraltar, July 4, 2019. REUTERS/Jon Nazca

Giovedi il Primo Ministro di Gibilterra Fabian Picardo aveva spiegato le ragioni del blocco: "La capitanieria di porto di Gibilterra e le forze dell'ordine assistite da un distaccamento di Royal Marines sono saliti a bordo di una cisterna che trasportava petrolio greggio in Siria. Abbiamo fermato la nave e il suo carico. L'azione è scaturita da informazioni in possesso del governo di Gibilterra che lo hanno indotto a ritenere che la nave della Grace 1 stesse agendo in violazione delle sanzioni dell'Unione europea nei confronti della Siria.

July 4, 2019. REUTERS/Jon Nazca
A British Royal Navy patrol vessel guards the oil supertanker Grace 1, that's on suspicion of carrying Iranian crude oil to SyriaJuly 4, 2019. REUTERS/Jon Nazca

Fonti spagnole hanno riferito che la petroliera è stata bloccata da unità della Marina britannica su richiesta degli Stati Uniti, ma il ministro degli Esteri spagnolo Josep Borrel chiede di fare luce sui fatti: "Eravamo a conoscenza di questa operazione - ha detto Borrell - la Guardia Civil stava sorvegliando la zona, tuttavia stiamo ancora studiando le circostanze in cui è accaduto il fatto: è stata una richiesta degli Stati Uniti al Regno Unito e vogliamo capire meglio come questo influisce sulla nostra sovranità perché, da quanto risulta, il fermo è avvenuto in acque spagnole ".

Intanto anche da Bruxelles si esprime disappunto per la ripresa del programma di arricchimento dell'uranio deciso da Teheran in violazione dell'accordo del 2015: "La nostra posizione è chiara da tempo: siamo stati chiari rispetto all'accordo sul nucleare - ha detto la portavoce della Commissione Maja Kocijancic - il suo successo dipende dal rispetto rigoroso dei suoi termini da parte di Teheran. Abbiamo rovato ogni strada possibile, poi abbiamo preso la nostra posizione reagendo con fermezza all'annuncio fatto da Teheran qualche giorno fa: ci dispiace molto che abbia deciso di riprendere il programma nucleare".

Da quando nel 2011 l'Unione Europea ha dato il via al programma di sanzioni contro Damasco non si era mai verificato un fatto del genere. Si tratta della prima petroliera bloccata in acque europee da autorità di un Paese membro.

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