"Peace for prosperity": ma il piano-Kushner non piace ai palestinesi

"Peace for prosperity": ma il piano-Kushner non piace ai palestinesi
Di Cristiano Tassinari
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Jared Kushner, consigliere di Donald Trump, ha presentato in Bahrein il piano "Peace for prosperity" per una soluzione economica del conflitto tra Israele e Palestina. Previsti investimenti per 50 miliardi di dollari. Ma l'Autorità Nazionale Palestinese è critica: vuole una soluzione politica.

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MANAMA (BAHREIN) - Si chiama "Peace to Prosperity" ("Pace per la Prosperità"): è il piano economico di Washington da 50 miliardi di dollari per porre fine al conflitto israelo-palestinese.

Jared Kushner, genero e consigliere di Donald Trump per il Medio-Oriente, ha presentato il piano della Casa Bianca ad una conferenza di due giorni nel regno del Bahrain, presentando i partner internazionali che hanno permesso di rendere concreto il piano. Kushner lo ha definito "l'opportunità del secolo".

"Per troppo tempo, il popolo palestinese è rimasto intrappolato in uno schema sbagliato del passato: la visione di Peace to Prosperity è una struttura moderna per un futuro più luminoso e prospero, è un'opportunità vera per la pace", ha dichiarato Jared Kushner.

Jared Kushner presenta il piano "Peace for Prosperity".
"Se si troverà mai un accordo tra Israele e Palestina non sarà certo grazie al Piano Arabo".
Jared Kushner
Consigliere della Casa Bianca

"Parleremo dei diritti di proprietà, che è una componente essenziale per le persone che vogliano ottenere prestiti, per le persone che vogliono fare investimenti, ma abbiamo bisogno di un ambiente di lavoro migliore", aggiunto Kushner.

Oltre la metà dei 50 miliardi del piano-Kushner sarà investita nei territori palestinesi - economicamente al collasso -, il resto sarà diviso tra Egitto, Libano e Giordania. Il piano non chiarisce le fonti di finanziamento, ma parla genericamente di "donazioni internazionali".

"Creerebbe un milione di posti di lavoro in Cisgiordania e a Gaza. Porterebbe il loro tasso di disoccupazione da circa il 30 per cento a una sola cifra", ha aggiunto Jared Kushner. "Ridurrebbe della metà, se attuato correttamente, il loro tasso di povertà. È un piano decennale. Raddoppierebbe il loro PIL".

Un piano già fallito in partenza?

Il piano-Kushner, che prevede un fondo globale di investimento con 179 progetti compreso un corridoio di trasporto da 5 miliardi di dollari per collegare la Cisgiordania e Gaza, di fatto, è però già stato rifiutato dai leader palestinesi.

"Secondo me, tutto quello che dicono è falso. Se raccoglieranno 50 miliardi di dollari, questi andranno nelle tasche di Kushner. I progetti saranno ritardati e provocheranno divisioni nel mondo arabo".
Abbas Zaki
Al-Fatha

"L'accordo del secolo, come lo chiamano loro, mira a tre cose, commenta uno dei leader di Hamas, Ismael Haniyeh: "Prima interrompere la causa palestinese, poi dare il via libera al nemico sionista per espandere la sua occupazione e il suo controllo su tutta la Cisgiordania, infine aprire la porta alla normalizzazione tra i paesi arabi e l'occupante".

Ismael Haniyeh, esponente di spicco di Hamas.

Soluzione politica, non economica

Intanto, martedi è stata una giornata di nuovi scontri, tra i palestinesi e i soldati israeliani, soprattutto a Betlemme e Ramallah.

L'Autorità Nazionale Palestinese, lo ha confermato il Presidente Abu Mazen, è apparsa decisamente ostile nei confronti del piano-Kushner, per il fatto che non vi sia alcuna menzione di una soluzione politica al confilitto tra Palestina e Israele, considerata una priorità rispetto a qualsiasi piano di rilancio economico della zona.

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