Conte: "Vogliamo evitare la procedura d'infrazione"

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Diritti d'autore REUTERS/Piroschka van de Wouw
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Di Cristiano Tassinari
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Un Consiglio dei ministri interlocutorio, a Palazzo Chigi, per definire le linee guida italiane nella trattativa sulla procedura d'infrazione dell'Unione europea. Intanto, nel il consiglio europeo di Bruxelles, il premier Conte si aspetta aria di cambiamento, soprattutto nelle nomine.

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ROMA (ITALIA) - È durata un'ora la riunione del Consiglio dei Ministri per definire la linea nella trattativa sulla procedura d'infrazione Ue.
A Palazzo Chigi erano presenti il premier Giuseppe Conte, i vice ministri Luigi Di Maio e Matteo Salvini e il ministro dell'Economia Giovanni Tria. 

Il vertice è andato bene, ci siamo confrontati sulla strategia sulla procedura di infrazione, che vogliamo tutti evitare".
Giuseppe Conte
Presidente del Consiglio italiano

Conte ha poi riferito in aula a Montecitorio, alla Camera, sul Consiglio europeo di Bruxelles del 20 e 21 giugno.

Le nomine al centro del Consiglio europeo

Al centro del Consiglio ci saranno le nomine europee e - ha dichiarato Conte - è "di fondamentale importanza che da tale confronto emerga un segnale di cambiamento, come evidenziato dalle recenti elezioni europee".

"Quanto alla procedura d'infrazione ho già avuto modo di affermare anche pubblicamente che siamo tutti determinati a evitarla, ma anche che siamo anche ben convinti della nostra politica economica".
Giuseppe Conte
Presidente del Consiglio italiano
REUTERS/Remo Casilli

"L'Italia intende rispettare le regole europee"

"Quanto alla procedura d'infrazione", ha spiegato il premier, "ho avuto modo di affermare che siamo tutti determinati a evitarla, ma anche che siamo ben convinti della nostra politica economica. Intendiamo mantenere un dialogo costruttivo con l'Ue. Non vogliamo scorciatoie, l'Italia intende rispettare le regole europee, senza che ciò impedisca che, come paese fondatore e terza economia del continente, ci facciamo anche portatori di una riflessione incisiva su come adeguare le regole stesse affinché l'Unione sia attrezzata ad affrontare crisi finanziarie sistemiche e globali e assicuri un effettivo equilibrio tra stabilità e crescita". 

Deciderà l'Ecofin il 9 luglio

L'Italia ha tempo fino al 9 luglio per evitare la procedura d'infrazione minacciata dall'Unione europea: sarà l'Ecofin (che si occupa degli affari economici e finanziari europei) a decidere la sorte dell'Italia. 
La sanzione che potrebbe essere comminata al nostro paese è pari allo 0,2% del Pil italiano, cio fino a 3,6 miliardi.

REUTERS/Francisco Seco
Bruxelles, 28.5.2019. Giuseppe Conte mantiene buoni rapporti, anche sorridenti, con i leader europei: qui è con il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez.REUTERS/Francisco Seco
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