Assange: a febbraio 2020 la prima udienza sulla richiesta di estradizione

Assange: a febbraio 2020 la prima udienza sulla richiesta di estradizione
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Di Simona Zecchi
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Il fondatore di Wikileaks rischierebbe 175 anni di carcere sulla base dell'accusa americana di spionaggio

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E' fissata al 20 febbraio 2020 la data della prima udienza per decidere se estradare o meno negli Stati Uniti Julian Assange. Richiesta contro cui il giornalista e fondatore di Wikileaks, arrestato il 12 aprile scorso, si è già appellato.

Lo ha deciso un tribunale britannico, inaugurando il processo alla corte di Westminster con la raccolta dei documenti e una prima audizione delle parti.

"Nessun editore, nessun giornalista dovrebbe essere mai estradato per aver fornito informazioni accurate, informazioni per le quali ha anche vinto dei premi giornalistici internazionali. Si sta stabilendo un precedente e nessun governo democratico dovrebbe accettarlo", sono le parole dell'avvocato di Assange, Jennifer Robinson.

Il fondatore di Wikileaks rischierebbe 175 anni di carcere sulla base dell'accusa americana di spionaggio (Espionage Act) per aver diffuso documenti coperti da segreto. Il verdetto di primo grado sarà stabilito in 5 udienze. La legge, un retaggio della Prima Guerra Mondiale, è stata usata con successo nel passato dal governo federale per processare funzionari responsabili di fughe di notizie top secret.

Passò il 15 giugno del 1917 oltre 100 anni fa. Il Congresso promulgò l'Espionage Act due mesi dopo che gli Stati Uniti entrarono in guerra.

REUTERS/Agustin Marcarian
Manifestanti davanti il tribunale di WestminsterREUTERS/Agustin Marcarian
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