Nessuna "manovra" all'orizzonte per Matteo Salvini ma il rischio di procedura d'infrazione per l'Italia è concreto visto che Bruxelles controlla da vicino le evidenti criticità dei conti pubblici italiani
La destra italiana trova in Matteo Salvini un leader capace di presidiare i media e lavorare per insediarsi stabilmente anche in un prossimo governo. Tuttavia il vicepremier leghista è convinto che l'Europa non possa sanzionare l'Italia con la ventilata procedura d'infrazione che torna a minacciare il Bel Paese e la sua traballante economia.
Lo scontro non conviene a nessuno
Abbiamo chiesto a Mario Pianta, professore di Politica economica presso la Scuola Normale Superiore di Firenze, se Salvini ha davvero ragione. Per Pianta ci sarebbe in effetti poco interesse da parte dell'Europa nell'andare allo scontro totale forzando l'Italia ad affrontare una poco rassicurante procedura d'infrazione che investirebbe la questione del debito.
La disattenzione del governo italiano
Ci sarebbe comunque grande disattenzione da parte del governo italiano in carica sulle tematiche europee col desiderio di alimentare una modesta retorica antieuropea che in realtà fino ad ora ha schiuso piuttosto una strategia di accomodamento come quella auspicata anche dal Presidente Mattarella e messa in atto dall'esecutivo Lega - Cinque Stelle già alla fine dello scorso anno.