Catalogna, arringhe finali per i legali dei leader indipendentisti

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Di Antonio Michele Storto
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Entra nella fase finale il processo relativo al referendum del 2017 e ai disordini che lo accompagnarono

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Arriva allo spezzone finale il processo agli ex leader del movimento separatista catalano. Nel Tribunale Supremo di Madrid, gli avvocati della difesa hanno proceduto alla lettura delle arringhe finali. 

Il processo fa riferimento a eventi risalenti all'autunno 2017, ovvero il referendum indipendentista - che fu immediatamente sospeso dalla corte costirtuzionale - e i disordini che lo precedettero e accompagnarono. Tutti gli imputati sono accusati di ribellione e sedizione, un'accusa fermamente respinta dai legali di **Oriol Junqueras, ex vicepresidente della Generalitat. **

"Qui stiamo confondendo l'illegalità, la disobbedienza alla legge, di cui possiamo discutere, con la ribellione" ha detto Andreu Van den Eynde, legale di Junqueras. "Il golpe normativo, la negazione della norma, la crisi che suppone che qualcuno dica 'Non voglio rispettare una cosa' si equipara alla ribellione".

Tra gli imputati c'è anche Jordi sanchez, leader dell'assemblea nazionale catalana, la principale organizzazione indipendentista della regione: tra i primi a entrare in carcere, Sanchez è accusato di aver organizzato le manifestazioni del 20 settembre di fronte al ministero dell'Economia di Brcellona, quando la Guardia civile cercò di stroncare i preparrativi per il referendum

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