L'annuncio del Consiglio militare di transizione arriva dopo il massacro di civili ad un sit-in di protesta. Ma la formazione di un governo ad interim, che porti il Paese al voto, avverrà sotto il controllo dei militari
L'ultimo massacro di dimostranti a Khartoum sblocca la situazione. Il Consiglio militare di transizione (TMC) ha annullato tutti gli accordi raggiunti con l'opposizione, e ha annunciato elezioni entro nove mesi.
Lunedì le forze di sicurezza erano piombate addosso ad un sit-in di protesta davanti al Ministero della Difesa, provocando almeno 30 morti e oltre 100 feriti. Secondo l'Associazione dei professionisti sudanese (SPA), vicina ai manifestanti, i soldati hanno sparato contro la gente inerme.
Le proteste vanno avanti dall'11 aprile scorso, quando la giunta militare ha rovesciato il regime trentennale di Omar al-Bashir: la richiesta è che lasci il governo ad un'autorità civile, in attesa di elezioni.
Il Consiglio militare, in un messaggio televisivo ha negato la pianificazione di una strage al sit-in e ha parlato di "piccoli criminali", inseguiti dalle forze di sicurezza, che si sono mescolati ai dimostranti, creando il caos.
Poche ore dopo è arrivato l'annuncio del voto il prossimo anno, sotto la supervisione internazionale, e la creazione di un governo ad interim. Ma questo verrà inevitabilmente formato sotto il controllo dei militari.