Polemiche dopo la pubblicazione di un appello di 44 avvocati del Foro di Parigi contro "il disonore di lasciare che propri cittadini vengano giustiziati in un Paese che non riconosce i diritti alla difesa".
Con due nuove condanne sale a 11 il numero di cittadini francesi ritenuti colpevoli di aver fatto parte dell' isis e per questo destinati alla pena di morte dal Tribunale anti terrorismo iracheno.
Il caso è costato al presidente francese non poche polemiche, specie dopo la decisione di non rimpatriare, per giudicarli, i cosiddetti foreign fighters, cittadini francesi (come di altre nazionalità) andati a combattere in Siria. Ultima in ordine di tempo, l'appello firmato da 44 avvocati francesi contro il disonore - si legge letteralmente - che rappresenterebbe per la Francia lasciare che suoi cittadini vengano giustiziati in un paese che non riconosce i diritti della difesa. Una traccia indelebile - concludono gli avvocati - sul quinquennato di Emmanuel Macron".
La settimana scorsa lo stesso tribunale aveva condannato alla pena capitale altri 9 jihadisti con passaporto francese, avrebbero fatto parte di un gruppo della galassia dell'isis trasferitosi dalla Siria all'Iraq.