Violenza nelle prigioni brasiliane, 57 morti in due giorni

Violenza nelle prigioni brasiliane, 57 morti in due giorni
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Di Cinzia Rizzi
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Gli scontri tra bande criminali rivali sono scoppiati in quattro penitenziari dello Stato dell'Amazzonia

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La violenza nelle prigioni brasiliane è cosa nota, ma la situazione negli ultimi giorni è notevolmente degenerata. Il bilancio delle violenze, scoppiate domenica in quattro prigioni dello Stato di Manaus, è drammatico: sono almeno 57 le persone morte, a causa di scontri tra detenuti nei penitenziari dell'Amazzonia. Le autorità hanno fatto sapere che ora la situazione è sotto controllo.

"Cosa dirò a mia suocera e ai miei figli? Come dirò loro che mio marito è morto?", grida disperata la moglie di una delle vittime.

Secondo la Segreteria dell'Amministrazione Penitenziaria dell'Amazzonia, gli scontri sarebbero scoppiati durante un'ispezione delle forze di sicurezza nelle carceri e a scatenarli sarebbe stata la rivalità tra bande. La maggior parte delle vittime sarebbe morta di asfissia.

Sempre a Manaus, nel 2017, ci fu un altro massacro, nel quale morirono 56 detenuti, uccisi a coltellate, durante degli scontri tra gang criminali, per il controllo del narcotraffico nella regione.

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