Romania, il leader dei socialdemocratici Dragnea in carcere

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Di Euronews
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Crollo alle elezioni, lunghe file ai seggi per il referendum anti corruzione.

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In Romania Liviu Dragnea, leader del Partito socialdemocratico e presidente della Camera dei deputati, è stato condannato a tre anni e mezzo di carcere per abuso d’ufficio. Confermata dunque in appello la sentenza del giugno scorso per una vicenda di appropriazione indebita di fondi pubblici. Per Dragnea si sono aperte le porte del carcere. La bufera politica ha anche ribaltato i rapporti di forza: il partito di governo è stato infatti sconfitto alle elezioni europee con il 25% delle preferenze e un calo di 13 punti percentuali.

Oltre al voto per il rinnovo del Parlamento europeo, i rumeni si sono espressi nel referendum su giustizia e anticorruzione, promosso dall'opposizione di centrodestra: migliaia di persone hanno affrontato lunghe file, anche all'estero, in particolare presso le ambasciate di Londra e Bruxelles, per l'ultimo affondo all'uomo forte della Romania.

Al centro della consultazione referendaria le misure proposte dal partito dei socialdemocratici al governo (Psd), giudicate un ostacolo alla lotta contro la corruzione. Anche se il referendum non era vincolante, le urne si sono chiuse con un'affluenza del 41%, 11 punti in più rispetto alla soglia richiesta.

In merito alla riforma giudiziaria contestata, avviata dal leader del Psd all'inizio di maggio, la Commissione europea ha posto un aut-aut e promesso sanzioni nel caso il Paese avesse perseguito l'approvazione delle nuove normative.

Secondo il Capo dello Stato, Klaus Iohannis, lo stato di diritto e l'indipendenza della giustizia non sono negoziabili: "Il Partito socialdemocratico cerca di cambiare le leggi della giustizia affinché il suo leader, Liviu Dragnea, ma anche altri politici del loro cerchio non vadano in prigione e questo è inaccettabile per la Romania, ma anche per l'Europa".

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