Macedonia del Nord: occhi puntati sul voto europeo

Macedonia del Nord: occhi puntati sul voto europeo
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Di Simona ZecchiBorjan Jovanovski
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L'università di Skopje si prepara all'idea di Europa, un vero e proprio sogno secondo gli studenti dell'ateneo "Madre Teresa" che hanno simulato una giornata -tipo al Consiglio Europeo

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Abbiamo cercato di capire come l'Università di Skopje si sta preparando all'idea di Europa, un vero e proprio sogno secondo gli studenti dell'ateneo macedone "Madre Teresa". In un giorno di simulazione su una giornata tipo al Consiglio europeo, infatti, gli studenti hanno chiamato a intervenire il vice presidente per l'integrazione europea Bujar Ormani sui motivi che dovrebbero spingere il Paese a iniziare le negoziazioni per entrare nel governo dei 27.

"L'unico motore, l'unica forza di trasformazione, l'unico collante delle società è l'idea europea nei Balcani. Se sottrai tutto questo si viene a creare turbolenza per la regione in sé, una situazione difficile da prevedere, una perdita per l'Europa stessa, ma anche per i balcani", ha detto Ormani a margine della giornata.

Proprio pochi giorni fa il governo tedesco, tramite le parole del sottosegretario agli Esteri con delega alle politiche Ue, Michael Roth, in una intervista allo Spiegel, ha espresso dichiarazioni precise in merito ai colloqui di adesione dell'UE con i paesi dei Balcani occidentali, affinché questi non vengano rinviati.

"Abbiamo preso impegni, ora dobbiamo attuarli", ha detto Roth, spiegando che l'Albania ha già percorso una lunga strada verso l'Ue, la Macedonia del Nord "ha fatto la storia" ponendo fine alla controversia sul nome con la Grecia. E il Kosovo dovrebbe finalmente ottenere la liberalizzazione dei visti promessa dall'Ue."

Le elezioni europee sono seguite con grande interesse e speranza dagli studenti di Skopje, come ha spiegato poi, durante la giornata di simulazione, uno di loro:

"Aspettiamo i risultati delle elezioni europee e speriamo che la forza progressista d'Europa prevarrà. il destino delle noegoziazioni fra il nostro Paese e l'Unione Europea dipende da queste elezioni".

Per un'altra studentessa, in gioco, inoltre, c'è il futuro dei giovani.

Simonida Kacarska, direttrice dell'Istituto per le Politiche europee, ci ha spiegato poi cosa c'è in ballo per la Macedonia del Nord con queste elezioni:

"Considerato il fatto che il Paese è stato in un limbo per dieci anni per via delle negoziazioni, per noi queste elezioni costituiscono un punto cruciale per cui "o la va o la spacca" come diciamo. Perché questo Paese, proprio in ragione di ciò che ha passato negli ultimi anni, ha bisogno di una spinta verso l'accesso alle negoziazioni. E' cruciale".

Le aspettative del Paese in generale sono tutte puntate sui risultati del voto europeo, come ci ha spiegato il nostro corrispondente da Skopje Borjan Jovanovski.

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