Gaza: nuovo atto della Marcia del Ritorno

Gaza: nuovo atto della Marcia del Ritorno
Diritti d'autore REUTERS/Ibraheem Abu Mustafa
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Di Euronews
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Cortei e proteste nell'anniversario della diaspora palestinese.

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A Ramallah le sirene fendono l'aria e si mescolano alle note della banda musicale: un suono cupo che dura 71 secondi, tanti quanti gli anni trascorsi dalla diaspora palestinese durante la guerra del 1948. Per ricordare quella che chiamano la "nakba" o la catastrofe, i manifestanti in Cisgiordania marciano dalla tomba di Yasser Arafat al centro del Paese per il raduno annuale. Alla tomba dell'uomo divenuto simbolo della causa palestinese, il primo ministro Mohammad Shtayyeh rigetta possibili accordi capestro.

Avverte Shtayyeh: "Qualsiasi soluzione politica offerta dall'amministrazione statunitense, o da qualsiasi altra parte, che riduca i diritti del nostro popolo sulla base della fine dell'occupazione e della creazione dello Stato palestinese con Gerusalemme come capitale e sulla base del diritto al ritorno dei rifugiati, sarà una soluzione respinta dal Presidente e da tutto il popolo palestinese".

In Palestina oggi è sciopero generale: scuole, università, uffici pubblici restano chiusi. Marce e cortei sono organizzati nelle principali città della Cisgiordania. A Gaza Hamas organizza una protesta lungo la recinzione perimetrale che divide Israele dal territorio palestinese. I manifestanti rivendicano il diritto di tornare alle loro terre e alle loro case ora in territorio di Israele.

"Con questa marcia - spiega Fawzi Barhoum, portavoce di Hamas - tutto il popolo palestinese vuole porre ancora una volta in evidenza l'occupazione israeliana e chiedere che l'assedio e le sofferenze della Striscia di Gaza finiscano. Saremo uniti con tutte le forze e con tutti i mezzi di lotta a disposizione fino a che non si sarà posto fine a questo assedio, non siano riaffermati il nostro diritto al ritorno e, in generale, i nostri diritti a Gerusalemme e in Palestina per affrontare un accordo vero".

Centinaia di migliaia di palestinesi hanno lasciato o sono stati costretti ad abbandonare le loro case nel 1948. Sono fuggiti dalla guerra divampata dopo l'insediamento di Israele. Nel mondo, attualmente, i palestinesi sono 13 milioni. Di questi, oltre 6 vivono nella Palestina storica: il resto tra Israele, Cisgiordania, Gaza e nei campi profughi in Giordania, Siria, Libano.

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