A poco più di un mese dalla strage di Christchurch, la Premier neozelandese Jacinda Ardern torna sul caso
È stato ribattezzato "Christchurch call" il progetto pensato dalla Premier neozelandese, Jacinda Ardern, per eliminare i contenuti violenti dalle piattaforme digitali.
All’indomani degli attacchi in Nuova Zelanda e Sri Lanka, la Premier annuncia un incontro a Parigi il prossimo 15 maggio con Emmanuel Macron, per trovare una strada comune nella lotta al terrorismo e all’estremismo in rete.
Prevenire è meglio che curare
"Il nostro piano è fare in modo che si cerchi unità attorno a questo problema - dice il Primo Ministro - pur mantenendo, naturalmente, i principi di un internet libero, aperto e sicuro: non si tratta della libertà di espressione, ma di prevenire l'estremismo violento e il terrorismo online, non credo che qualcuno sostenga che l'attentatore del 15 marzo scorso aveva il diritto di vivere in diretta l'omicidio di 50 persone, questo è ciò su cui il progetto è focalizzato".
Sul banco degli imputati c’è Facebook, che il Commissario per la Privacy neozelandese, John Edwards, ha definito "bugiardo e moralmente in bancarotta".
La Ardern sottolinea il ruolo dei social nella diffusione di contenuti di odio e propaganda estremista, spiegando di aver già parlato con gli Amministratori dei colossi del tech ed evidenziando come Francia, Irlanda, Nuova Zelanda e Germania già dispongano di una legislazione su internet.