Kim Jong-un in Russia da Putin

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Di Debora Gandini
Kim Jong-un in Russia da Putin

A Vladivostok è tutto pronto per il summit di questo 25 aprile tra il presidente russo Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong-un. I due si incontreranno per la prima volta in Russia.

Al centro dei colloqui la questione del nucleare, un’opportunità per Mosca, dopo il fallimento dei colloqui ad Hanoi e un chiaro messaggio di Pyongyang agli Stati Uniti, come ha sottolineato anche l’ex ambasciatore in Corea del Sud, e vice capo del Consiglio per gli affari internazionali russi Gleb Ivanshentsov: “Vogliamo convincere gli americani che è impossibile usare solo la mano dura con la Corea del Nord. Ci sono anche approcci diversi. Nei piani di Kim Jong-un c’è davvero la volontà di rivolere il problema; ha detto stop ai test nucleari e ai test missilistici. Il paese è pronto ad eliminare il suo reattore nucleare a Junbing se ci saranno aperture da parte di Washington.”

Kim Jong-un starebbe cercando l’appoggio di Putin per aggirare le sanzioni imposte dai paesi occidentali, con l’intenzione di concludere accordi commerciali per sviluppare l’economia della Corea del Nord; mentre il leader del Cremlino sarebbe interessato ad assumere un ruolo chiave nei negoziati internazionali con il regime nordcoreano. Intorno all’incontro c’è massima segretezza. E al momento è impossibile fare pronostici sull’esito di questo faccia a faccia.

Non è la prima volta che un leader della Corea del Nord va in Russia: Kim Jong-il, padre di Kim Jong-un, visitò Vladivostok nel 2002 durante uno dei suoi pochi viaggi all’estero, e tornò in territorio russo nel 2011, durante un viaggio in treno in Siberia, che avvenne poco prima della sua morte.