Ucraina, ballottaggio stravinto dal comico Zelenski: sarà lui Presidente

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Di Antonio Michele Storto
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L'ex attore - divenuto famoso proprio interpretando un comune cittadino che si ritrova alla guida dell'Ucraina - ha trasformato in realtà quello che era il soggetto di una serie tv

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Volodmyr Zelenski ce l'ha fatta: nonostante l'inesperienza, la vaghezza del suo programma politico e lo scarso appeal con i media, che i suoi critici non hanno mai smesso di sottolineare, l'ex attore comico - salito alla ribalta proprio presentando un comune cittadino che si ritrova a guidare l'Ucraina - ha trasformato in realtà quello che era il soggetto di una fiction. "Mi rivolgo ai paesi dell'ex Unione Sovietica" ha detto nel suo quartier generale, all'arrivo dei primi exit polls. "Guardateci: tutto è possibile".

REUTERS
KIEV- Il neo-presidente Zelenski festeggia la vittoria al ballottaggioREUTERS

In realtà, più che ringraziare il suo staff, sua moglie e gli impiegati del suo quartier generale, il neo-presidente non ha saputo fare, nel suo discorso post-vittoria: e proprio questa vaghezza di contenuto continua a preoccupare anche i più benevoli tra i suoi detrattori. Volodmyr Zelenski non ha in effetti alcuna esperienza di come si conduca un paese: ha cavalcato un risentimento verso l'establishment politico che ormai in Ucraina è divenuto incontenibile, ma laddove il presidente uscente Petro Poroshenko - nel prendere atto della sua sconfitta - ha mantenuto salda la connotazione europeista, anti-russa e filo-Atlantista della sua agenda, nessuno ha idea di cosa il nuovo capo di stato intenda fare - ad esempio - rispetto ai temi caldissimi delle relazioni con Bruxelles e Mosca e circa il conflitto che dal 2014 si consuma nella regione del Donbass.

Per questo, nel suo discorso di commiato, Poroshenko ha annunciato di non volersi ritirare dalla politica: "Dobbiamo difendere tutti i risultati che abbiamo raggiunto insieme in questi anni" ha detto il magnate del cioccolato, rivendicando il duro lavoro che la sua amministrazione avrebbe fatto per risollevare il paese dopo la gestione del filo-russo Yanukovich, il suo incessante cammino di distanziamento da Mosca e verso l'orbita europea e atlantista "perché é solo all'interno della Nato - ha ribadito - il nostro paese potrà sentirsi al sicuro".

Quale che sia la sua agenda, invece, tutta l'inesperienza politica di Zelenski si è palesata nel pomeriggio, in una gaffe che è, in un certo senso, emblematica: durante le operazioni di voto, l'ormai neo-presidente ha mostrato la scheda compilata ai giornalisti, che gli hanno fatto però notare come questo fosse illegale. "Ah, è contro la legge? Allora non vi ho fatto vedere nulla." ha gigioneggato l'ex comico, che nel primo pomeriggio è stato poi raggiunto nel suo quartier generale dalle forze dell'ordine che gli hanno consegnato il verbale di contravvenzione. "Giusto, ho infranto la legge e la legge è uguale per tutti", ha commentato Zelensky. Dmitry Razumkov, il portavoce della sua campagna elettorale, ha pubblicato su Facebook le foto del verbale. "Nuovo presidente, nuove regole", ha scritto, in un mirabile esempio di quell'operazione retorico-semantica che gli spin doctor politici chiamano reframing. "Tutti - ha aggiunto, poi - devono rispettare la legge".

Ma se nessuno ha ancora chiaro come il nuovo presidente intenda governare l'Ucraina, è certo che la retorica non basterà a portare il Paese fuori da uno dei momenti più complicati della sua storia

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