USA :studenti si autotassano per risarcisre i discendenti degli schiavi

USA :studenti si autotassano per risarcisre i discendenti degli schiavi
Di Maria Irene Giuntella
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Gli studenti della Georgetown University negli Stati Uniti hanno deciso di tassarsi per risarcire i discendenti degli schiavi. il 66 per cento degli studenti ha votato a favore di un aumento di 27 dollari nella retta semestrale.

PUBBLICITÀ

Gli studenti della Georgetown University negli Stati Uniti hanno deciso di tassarsi per risarcire i discendenti degli schiavi.

Il 66 per cento degli studenti ha votato a favore di un aumento di 27 dollari nella retta semestrale per raccogliere 400mila dollari per i discendenti degli schiavi venduti dallo stesso ateneo di Washington nel 1800.

Euronews ha raccolto le voci degli studenti della Georgetown University.

 "Non si tratta di essere un discendete, per me è più una questione morale. Provo a guardare le cose da un’altro punto di vista, dalla prospettiva di terze parti, osservando tutto questo come si puo’ non votare a favore? Come posso spiegare. Semplicemente non è possibile. Moralmente non ha senso non farlo "Charles Ethan Clark, studente e discendente di schiavi venduti dall'università.

"Per me è emozionante il dibattito che abbiamo iniziato, quindi se le persone votano si o no, penso che la cosa importante sia che entrino in qualche modo in contatto con la questione, cerchino di relazionarsi con questa storia e si domandino: come mi pongo a riguardo?" ha commentato Chukwuma Okoro, studente.

"Personalmente, voterò no, mi associo alla causa con l'idea di pagare risarcimenti, ma non penso che dovrebbero provenire dagli studenti, penso che sia l'università a aver commesso questo errore diversi anni fa e ritengo che l'ateneo sia responsabile per il rimborso di tutto questo. Non credo che sia giusto obbligare gli studenti a partecipare" Flo Martínez, studentessa, ha affermato-

Nel 1838 la Georgetown University mise in vendita 272 schiavi dell’ateneo, tra questi donne, uomini e bambini, per far fronte a gravi debiti. Gli schiavi furono furono separati dalle famiglie e finirono a lavorare nelle piantagioni in condizioni terribili. Le scuse dell’Università non sono bastate agli studenti.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

In Ungheria opposizioni e sindacati tutti contro la legge "schiavista"

"Legge schiavista": un'altra notte di protesta a Budapest

Turni di 24 ore per 50 euro al giorno: viaggio nella schiavitù moderna, nel cuore dell'Europa