Brexit, May incontra Merkel e Macron: ma è stallo con i laburisti

Brexit, May incontra Merkel e Macron: ma è stallo con i laburisti
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Di Antonio Michele Storto
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Mentre la premier cerca consensi in vista dell'imminente vertice d'emergenza a Bruxelles, i colloqui con l''opposizione sarebbero ancora al palo

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Ha generato parecchie perplessità nella Camera dei Lord il disegno di legge approvato ieri, che obbliga la premier May a chiedere una proroga per brexit prima di imboccare la strada del no deal "Questo disegno di legge - ha detto il conservatore Lord Framlingham - dice al nostro primo ministro cosa fare, un classico esempio della coda che ordina al cane di scodinzolare e del nostro caos costituzionale".Il disegno ha poi ottenuto l'approvazione immediata della Camera dei Comuni, ma la decisione finale su un'eventuale proroga spetta comunque a Bruxelles, dove mercoledì si terrà il vertice d'emergenza del Consiglio europeo. 

A Theresa May spetta ora il compito di convincere i leader dei 27 stati della bontà dei suoi piani per uscire dall'impasse parlamentare. Per questo, la leader ha incontrato Angela Merkel ed Emannuel Macron, in un estremo tentativo di portarli dalla sua parte. Un compito non facile, dal momento che i colloqui con i laburisti, ultima spiaggia per evitare il no deal,restano ancora fermi al palo, come indicato da Jeremy Corbyn secondo il quale il governo sarebbe di fatto ancora fermo su una posizione di intransigenza."Il governo non sembra allontanarsi dalle sue linee rosse originali." ha dichiarato Corbyn. "Io continuo a sostenere l'idea di un'unione doganale con l'Europa, per l'accesso al mercato e, in particolare, per la tutela dei diritti dei consumatori, dell'ambiente e dei lavoratori".

A sostenere la posizione di Corbyn è il premier irlandese Leo Varadkar, che a May - a margine dei colloqui avvenuti a Dublino con il negoziatore capo per l'UE, Michel Barnier - ha lanciato un messaggio di apertura: "Dal punto di vista dell'Irlanda, siamo aperti a prorogare la scadenza, per dare il tempo a queste discussioni di giungere a una conclusione". Più netta la posizione di Barnier, che ha ricordato come proprio la questione del backstop, la clausola che dovrebbe evitare la creazione di un confine fisico tra Irlanda ed Irlanda del nord, non sia negoziabile: "Qualunque cosa accada - ha detto -  l'Europa sosterrà pienamente l'Irlanda. e il backstop è attualmente l'unica soluzione che abbiamo trovato per mantenere lo status quo nell'isola".

Senza un vero progresso nei colloqui interpartitici, dunque, l'ottenimento di una nuova proroga potrebbe essere tutt'altro che scontato.

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