Ruanda, una marcia per non dimenticare il genocidio

Ruanda, una marcia per non dimenticare il genocidio
Diritti d'autore REUTERS/Jean Bizimana
Di Maria Irene Giuntella
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Durante il genocidio del Ruanda morirono 800mila persone. Nel venticinquesimo anniversario con una fiaccolata e una marcia solenne guidata dal Presidente Paul Kagame, il Paese ricorda il massacro.

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Durante il genocidio del Ruanda morirono 800mila persone.

Nel venticinquesimo anniversario con una fiaccolata e una marcia solenne guidata dal Presidente Paul Kagame, il Paese ricorda il massacro.

Alla cerimonia hanno partecipato anche rappresentanti del Belgio e dell'Etiopia, oltre a migliaia di cittadini.

" Nel 1994 tante persone hanno perso la vita, è come camminare con loro ricordando quanto hanno sofferto. E' una bella giornata per me" ha raccontato Rich Nsengiyumva, un cittadino che ha preso parte alla marcia.

"Dobbiamo ricordare, perchè quando si mantiene viva la memoria è come ridare dignità, rispetto a coloro che sono morti e restituire orgoglio a chi è sopravvissuto" ha affermato Geoffrey Kalisa, ruandese.

Al tramonto lo stadio è illuminato solo da fiaccole e candele. I ruandesi continueranno la commemorazione per 100 giorni, esattamente il tempo impiegato nel 1994 per il massacro di un decimo del Paese.

La maggiorparte delle vittime apparteneneva alla minoranza Tutsi e Hutu moderati, uccisi dagli estremisti Hutu.

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