Sergio Zanotti torna a casa: per 3 anni è rimasto ostaggio in Siria

Sergio Zanotti torna a casa: per 3 anni è rimasto ostaggio in Siria
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Di Antonio Michele Storto
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"Ero in Turchia per comprare monete rare, ma il mio tassista mi ha venduto a miliziani che mi hanno narcotizzato e portato ad Aleppo"

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Mi sono guardato allo specchio e non mi sono riconosciuto, sembro invecchiato di 15 anni. Così l'imprenditore bresciano Segio Zanotti racconta ai magistrati il suo ritorno a casa dopo tre anni di prigionia in Siria, dove sembra fosse tenuto inostaggio** da miliziani Qaedisti**.

Atterrato a Roma nella giornata di venerdî, Zanotti è stato ora sentito dal procuratore aggiunto Francesco Caporale e dal sostituto Sergio Colaccio della Procura di Roma che per tre ore lo hanno ascoltato in una caserma del Ros. "Ero senza lavoro, ho deciso di andare in Turchia, nella zona di Hatay a pochi chilometri dalla Siria, per cercare di acquistare dinari da rivendere in Europa, dove nel mercato della numismatica hanno un certo valore. Sono stato, però, venduto dal mio tassista abusivo a dei miliziani che mi hanno narcotizzato: il 14 aprile del 2016 mi sono risvegliato in una casupola nella zona di Aleppo".

L'imprenditore racconta di aver cambiato "10 prigioni in 3 anni". I sequestratori lo avrebbero trattato  "abbastanza bene" e mai stato tenuto in catene, se non per esigenze "sceniche". "Me le hanno messe solo per girare i video postati su internet come una sorta di messa in scena" ha raccontato. "In una giornata ho girato diversi video con cambi di abito e cambi di scenario".

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