Grand Prix di judo ad Antalya, seconda giornata in terra turca ancora nel segno delle sorprese, mentre si registra un argento per l’Italia
Grand Prix di judo ad Antalya, in occasione della Giornata internazionale dello sport per lo sviluppo e la pace, 20 giovani rifugiati provenienti dalla Siria sono stati invitati ad assistere alle gare.
La seconda giornata in terra turca è ancora nel segno delle sorprese, mentre si registra un argento per l’Italia.
Tra gli uomini -73 kg, medaglia d’oro per il coreano Changrim AN, campione del mondo in carica, che sconfigge con tecnica ashi-waza l’azero ORUJOV, argento olimpico.
Terza piazza per l’ellenico AZOIDIS ed il transalpino CHAINE.
Consegna la medaglia il Presidente della Federazione Internazionale, Marius Vizer.
"Non sento la pressione - dice il vincitore - perché il mio obiettivo è diventare campione olimpico, ambisco al backpatch d'oro, sono uno sfidante".
Categoria uomini -81 kg: sfuma sul più bello il sogno del 21enne napoletano Christian PARLATI, campione iridato juniores in carica, argento dopo la sconfitta per ippon, in finale per mano del georgiano MAISURADZE.
Bronzo per il russo KHALMURZAEV ed il canadese VALOIS-FORTIER.
Categoria donne -63 kg : oro per la cubana DEL TORO CARVAJAL, dopo il successo nella finalissima ai danni della cinese Jing TANG.
Terzo gradino del podio per le britanniche LIVESEY e SCHLESINGER.
Tra le donne -70 kg, su tutte l'ellenica TELTSIDOU, donna del giorno, la quale sconfigge in finale per ippon la brasiliana PORTELA.
Per lei si tratta del primo oro nel World Judo Tour, il primo per la Grecia da 5 anni a questa parte.
Terzo gradino del podio per la tedesca BUTKEREIT e la venezuelana RODRIGUEZ.
"Le mie tattiche contro Maria Portela dovevano essere ottime - afferma la vincitrice - perché lei è un'atleta molto forte: ho cercato di essere abile e non commettere errori contro di lei, che è assai esperta".
Per chiudere, la mossa del giorno viene dall'azero ORUJOV, che nella categoria -73 kg batte in semifinale il russo EDIEV, producendosi in una tecnica makikomi finalizzata ad un sontuoso ippon.
Da notare che, dei 9 ori sinora assegnati, ognuno è andato a judoka di diverse Nazioni, a testimonianza dell'elevato equilibrio che regna nella competizione.