La lunga marcia sulla Via della seta

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La Cina intende attestarsi in Europa e guarda con interesse al porto di Trieste, ma non solo

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Chi teme l'invasione della Cina in Europa si aggiorni: la Cina è già ampiamente attestata nell'insieme del vecchio continente anche se il desiderio di rafforzare la presenza in snodi come il porto di Trieste è il corollario dell'espansionismo sulle rotte della nuova Via della Seta. I ristoranti cinesi sono storia di ieri ma pur sempre vivi.

Il gatto gesticolante portasoldi della tradizione cinese ha quindi tutte le ragioni di posizionarsi in quesi locali sentinella che indicano Trieste come una possibile testa di ponte per il transito delle merci cinesi verso l'Europa del nord. Un progetto dal grande appeal economico che l'Italia dovrà gestire con destrezza.

Carta bianca per Pechino?

Per alcuni imprenditori italiani l'interesse della Cina per l'Italia non deve però trasformarsi in una totale accettazione dei desiderata di Pechino in tanti campi.

Sul piano legale dovrebbe risultare impossibile comprare gli scali portuali italiani. Si possono solo ammettere delle concessioni temporane ai privati. Tuttavia i prodotti cinesi non sarebbero una così grande minaccia per i produttori locali come indica il presidente del porto triestino Zeno D’Agostino.

Il dragone si è vestito da italiano e bisognerà capire se l'impatto con un partner così poderoso finirà per avere delle implicazioni politiche inquietanti.

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