Impossibile manifestare in Nicaragua. Polizia reprime gli oppositori

Impossibile manifestare in Nicaragua. Polizia reprime gli oppositori
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Di Cinzia Rizzi
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Le forze dell'ordine si sono scagliate violentemente contro giornalisti e persone, che volevano manifestare contro il governo di Ortega. Centinaia di arresti

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Le forze antisommossa se la sono presa in modo violento contro diversi giornalisti e oppositori del governo, sabato a Managua, in Nicaragua. Oltre 50 persone sono state arrestate, mentre si preparavano a manifestare contro il presidente Daniel Ortega e per il rilascio di tutti i "prigionieri politici". Tra gli arrestati, sono finiti in manette anche alcuni rappresentanti dell'Alleanza civica, che partecipano ai negoziati tra governo e opposizione.

"Siamo dalla parte dei prigionieri politici, vogliamo la loro liberazione, perché non abbiamo paura", dichiara una manifestante. "Mostreremo a Ortega che le persone non hanno paura. Lunga vita a un Nicaragua libero".

La sfida alla legge che vieta di manifestare

Si trattava della prima volta in tre mesi che gli oppositori provavano a scendere in piazza, sfidando il divieto imposto dalla polizia, che ha applicato la controversa legge, approvata lo scorso novembre, che impedisce ai nicaraguensi di manifestare senza l'autorizzazione delle autorità.

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