Il turismo, gioiello nascosto dell'economia angolana

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Di Chris Burns
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Con 1.600 chilometri di litorale, l'Angola sorprende fra safari, surf e paesaggi lunari. Un universo quasi vergine dove investire.

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**È difficile credere che meno di vent'anni fa l'Angola fosse un paese in guerra: oggi è un grande produttore di petrolio che punta a diversificare l'economia, con un grosso potenziale nel turismo. **

Il nostro viaggio lungo la costa, a sud della capitale Luanda, ci porta a Miradouro da Lua, che in portoghese significa "belvedere della luna". Un paesaggio lunare, in effetti, che si erge sulle spiagge di sabbia, scolpito da pioggia e vento nel corso di milioni di anni .

Tappa successiva, il Kwanza, un fiume che scorre per mille chilometri. Qui, dove sfocia nell'Atlantico, troviamo il Kwanza Lodge, il luogo ideale per pescare o anche solo per rilassarsi. Qui vengono, dice uno dei gestori, George Diamondis, turisti internazionali o residenti locali da Luanda, per passare il week-end o una giornata. "Dal punto di vista turistico - continua -, siamo un gioiello nascosto. Non si sa molto dell'Angola. Abbiamo gli altipiani nel centro del paese, le foreste equatoriali al nord, al confine con la Repubblica democratica del Congo, il deserto nel sud, al confine con la Namibia. Ci sono grandi potenzialità per chi volesse investire in Angola."

È arrivato il momento del safari, nel Parco nazionale di Kissama, che si estende per diecimila chilometri quadrati. La fauna selvatica è stata decimata dalla guerra civile, ma il parco è stato ripopolato con l'operazione "Arca di Noè", introducendo animali provenienti dal Botswana e dal Sud Africa. Miguel Savituma, l'amministratore del parco, ne elenca alcuni: "Possiamo vedere elefanti, zebre, giraffe, antilopi, gnu, scimmie... Nel fiume Kwanza possiamo vedere trichechi, coccodrilli...". Miguel è originario del posto, un esempio di come il settore del turismo permetta di creare posti di lavoro: "Molti più posti di lavoro - interviene lui -, per molti giovani"

Dal safari al surf. Non lontano dal parco, andiamo a Cabo Ledo, un tratto di costa particolarmente apprezzato dagli amanti di sport acquatici, dove troviamo resort come quello a conduzione familiare di Paulo Augusto, Carpe Diem. Per il proprietario, "Bisognerebbe investire qui perché quest'area è vergine. Abbiamo bisogno di più resort, abbiamo bisogno di più servizi, abbiamo bisogno di più persone che investano qui".

Dominano la spiaggia dall'alto i nuovi alloggi eco-turistici a energia solare che Paulo Augusto ha costruito con materiali riciclati. È così che, a 120 chilometri da Luanda, le bellezze dell'Angola permettono al paese di attrarre investimenti nel turismo, diversificando così la sua economia.

Journalist • Selene Verri

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