Le statistiche di Eurostat parlano di una diminuzione in 22 Paesi dell'area euro.
Il tasso di inflazione nell'area euro diminuisce: a dicembre 2018 era pari all'1,6%, in calo rispetto all'1,9% di novembre.
Il dato per l'anno che si è chiuso è dell'1,7%: anche in questo caso una cifra al ribasso rispetto al 2,0% di novembre. Il trend dei prezzi riscontra tassi annuali tra i più bassi in Grecia e Portogallo, entrambi fermi sullo 0,6%; segue la Danimarca con lo 0,7%. Quelli piu elevati sono stati registrati in Estonia, Romania e Ungheria con una forbice che va dal 3,3 al 2,8%.
Le statistiche, a cura di Eurostat, raccontano di una flessione in 22 Stati membri, di una tendenza stabile in tre e dell'aumento del tasso in altri tre Paesi della zona euro.
A causa del rallentamento della crescita in Europa e nel resto del mondo, alimentato dal passo meno brillante dell'economia in Cina e dalle tensioni commerciali tra Pechino e Washington, gli investitori non si aspettano un aumento dei tassi di interesse. Non ci sarà - sostengono - almeno sino al 2020.
"Ma l'economia della zona euro non si sta dirigendo verso una recessione", ha dichiarato il presidente della BCE, Mario Draghi.
"Quello di cui c'è bisogno - ha detto Draghi - è il sostegno ulteriore della Banca Centrale Europea in previsione di un rallentamento più lungo del previsto".