La lotta ai ladri di benzina, fortemente voluta dal neo presidente Lopez Obrador, ha portato a una carenza di carburante in diversi stati messicani
Lunghe code di auto nelle stazioni di servizio in Messico. La causa è la carenza di carburante in vaste aree del Paese, dovuta alla modifica nel meccanismo di distribuzione, fortemente voluta dal governo messicano, per contenere i furti di carburante, che da anni colpiscono la Pemex. Ogni anno alla compagnia petrolifera statale viene infatti rubata benzina per 3 miliardi di dollari.
Qui siamo a Guadalajara, nello Stato di Jalisco, dove un automobilista spiega la situazione: "La situazione è drammatica: siamo già stati in diversi distributori e non abbiamo trovato benzina".
"E' un disastro, ovunque. Sono passato da due distributori e niente. Ora sono qui, spero che abbiano carburante, altrimenti dove vado poi?", dichiara un altro messicano.
Il carburante rubato dai cosiddetti huachicoleros alla compagnia petrolifera nazionale viene poi venduto ai bordi delle strade, sui banchi dei mercati o semplicemente alle stazioni di benzina, grazie alla complicità dei proprietari. E ovviamente viene rivenduto a metà prezzo. Una pratica che pesa sulle casse dello Stato e che il neo presidente, Andres Manuel Lopez Obrador, ha già iniziato a combattere.