Yemen: crisi umanitaria senza precedenti

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Di Debora Gandini
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Yemen, per il "Programma alimentare mondiale" è la crisi peggiore del pianeta

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In uno Yemen stremato dalla guerra civile e da una tregua siglata a metà dicembre e già violata, oltre il 70% della popolazione dipende ormai dagli aiuti umanitari.

Le Nazioni Unite stanno cercando di reperire quattro miliardi di dollari, le ONG stanno inviando tonnellate di materiali, tra cibo e medicinali ma la situazione attuale rende difficile la distribuzione.

Tutto deve passare da Gibuti e da altri nodi centrali, alcuni dei quali ancora inaccessibili. Nei giorni scorsi, come dagli accordi siglati in Svezia, i ribelli Houthi hanno invece consegnato il porto di Hodeida, quello sul Mar Rosso, alla Marina e alla Guardia Costiera governativa, sotto la supervisione dell’Onu. Un primo passo per una soluzione politica ma è ancora troppo poco. Secondo David Beasley, Direttore Esecutivo del Programma alimentare mondiale ci sono ancora troppe zone dove i ribelli stanno bloccando gli aiuti. “Noi chiediamo loro di fare un passo indietro. Ci sono troppe vittime innocenti. A partire dai bambini che non dovrebbero mai essere privati del loro cibo, del sostegno di cui hanno bisogno.”

Attualmente sono oltre 14milioni le persone a rischio di morte per fame ed epidemie. Una corsa contro il tempo per lo Yemen dove si stima che 16 milioni di yemeniti non abbiano acqua potabile da bere, il 25% dei bambini non frequenta la scuola e due milioni di persone sono state costrette a lasciare le proprie case.

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