Tornano in Russia i "bimbi dell'Isis"

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Di Debora Gandini
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Iraq, rientrati in Russia 30 bambini figli di jihadisti Isis

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Sono chiamati i figli dello Stato Islamico. Sono i bambini le cui mamme sono detenute in prigione in Iraq perchè ritenute appartenenti all’Isis. 30 di loro, tutti russi, sono stati fatti rientrare a Mosca da Baghdad.

Sono tornati a casa. Hanno tra i tre e i dieci anni. Molti hanno perso tutto. Non hanno più nessuno. I loro padri sono rimasti uccisi nella guerra contro gli jihadisti. Secondo quanto riferito da Anna Kuznetsova, Commissaria per i diritti dei bambini, i piccoli sono visibilmente provati. Provati dal carcere. Da un ambiente non adatto. La maggior parte dei minori evacuati proviene dal Daghestan e dalla Cecenia. In attesa di ritrovare qualche parente, al momento si trovano in un centro di accoglienza. "Piangono costantemente, vogliono tornare a casa, racconta la nonna di uno di loro.

Sono circa 100 i bambini e le donne rientrati finora in Russia a partire dallo scorso anno, nell’ambito di un programma sostenuto dal presidente ceceno Ramzan Kadyrov. Oltre 2000 sono ancora in attesa di rimpatrio dalla Siria e dall’Iraq. A metà novembre, l'attivista cecena Kheda Saratova aveva accusato il servizio di sicurezza della Russia di bloccare i tentativi di riportare le restanti vedove e i figli dei combattenti russi dell'Isis.

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