La manovra è legge: la firma di Mattarella arrivata in serata

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Di Antonio Michele Storto
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I gialloverdi sono riusciti a scongiurare la procedura d'infrazione senza perdite significative in termini di consensi: ma il 2019 siannuncia tutt'altro che facile

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La firma è arrivata a poco più di 24 ore dalla fine del 2018: alle 19 e 30 di domenica 30 dicembre, Sergio Mattarella appone il suo sigillo e la manovra gialloverde - una delle più controverse e contestate nella storia repubblicana - diventa legge.

Dopo un iter parlamentare tutt'altro che sereno, il governo può ora guardare al futuro sapendo di aver scongiurato la procedura d'infrazione senza perdite rilevanti in termini di consensi, nonostante il sostanziale ridimensionamento delle promesse iniziali

"Ora i mercati sono stati accontentati - spiega l'analista Reuters Gavin Jones - il governo ha ottenuto l'approvazione del suo budget senza dover eliminare le misure più popolari. Certo, hanno avuto meno denaro a disposizione di quanto avessero pianificato inizialmente, ma il governo è ancora popolare".

Ma sul piano economico i prossimi 12 mesi si annunciano tutt'altro che semplici per i gialloverdi, che secondo molti analisti potrebbero finire per scontare un eccessivo ottimismo nelle stime su crescita e deficit. "Il governo - continua Jones - si è prefissato un obiettivo di crescita dell'1% per il prossimo anno, ma la maggior parte degli economisti non si aspetta verrà raggiunto. C'è scetticismo anche sul rispetto degli obiettivi sul rapporto deficit-Pil, e di certo non sarà un anno facile. La Banca Centrale Europea non comprerà più obbligazioni italiane, quindi i tassi d'interesse finiranno probabilmente per aumentare ancora, specialmente se le tensioni politiche continueranno a crescere".

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