Genova: Morandi, "la vita spezzata"

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Di Giorgia Orlandi
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A 4 mesi esatti dal crollo del ponte, le telecamere di Euronews sono nella città ligure. la Sig.ra Iris Bonacci, ci racconta la sua storia di sfollata e di come quel 14 agosto ha cambiato per sempre la sua vita

LA STORIA DI IRIS

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Sono passati 4 mesi esatti da quando il 14 agosto un tratto lungo 200 metri del ponte Morandi si è spezzato precipitando nel vuoto.

43 persone hanno perso la vita. Le auto in fila sul tratto autostradale, in caduta per libera per 50 metri.

I monconi interrotti corrosi - sono ancora in piedi.

Ogni volta che Iris Bonacci - maestra di 55 anni torna qui a Via Porro - si ripromette che sarà l'ultima visita. Nella casa dove abitava - al civico 9/a - ha investito tutti i risparmi di una vita.

Iris: La mia casa è là. Quel palazzo grigio vicino a quello rosso sotto al ponte.

Alcune immagini girate dal compagno di Iris con il telefonino, tre giorni dopo il crollo - mostrano quanto il suo appartamento fosse attaccato al ponte Morandi.

Iris_: Rabbia, dolore. Sono triste se penso a quanto amavo quella casa. Il fatto che è ancora là ma che sarà demolita è qualcosa che psicologicamente non riesco ad accettare._

La zona rossa è un'area a rischio che si estende dal lato ovest a quello est del ponte.

Sono circa 300 le famiglie che vievano sotto i piloni del Morandi costrette a lasciare le proprie abitazioni.

Il sindaco di Genova e il commissario per la ricostruzione Marco Bucci ha detto che vuole iniziare la demolizione nei prossimi giorni.

Vuole rispettare le promesse fatte e riuscire a dare alla città un nuovo ponte entro la fine del 2019. La procura che sta ancora raccogliendo elementi ai fini dell'incidente probatorio, potrebbe aver bisogno di più tempo.

L'amministrazione comunale su questo punto è stata chiara: i lavori di di ricostruzione restano l'assoluta priorità e devono partire il prima possibile.

Stefano Balleari,Vice Sindaco di Genova: Lei mi dice Marzo ma io spero ancora prima. L'esigenza che abbiamo è quella di accelerare al massimo.

Sono 3 le visite in tutto ciascuna di due ore che sono state concesse alla Signora Iris e al resto degli sfollati per recuperare gli oggetti personali.

Iris_: Ho preso dei depliant per ricordarmi delle mie origini la Calabria. Ho preso degli oggetti strani, lo schiaccia patate ad esempio, confrontandomi con gli altri sfollati anche a loro è accaduto. Lo psicologo ci ha spiegato che è un modo per restare attaccati alle nostre vite._

Quando lo leggi nero su bianco. Prima visita, seconda visita e poi terza visita. Ecco che realizzi che una parte della tua vita è finita.

C'è un pero un pensiero che Iris - ci spiega - non riuscirà mai a lasciarsi dietro di sé ed è il ricordo di quelle 43 persone che hanno perso la vita.

IL PONTE E LA RICOSTRUZIONE

Sabato scorso il sindaco Bucci ha inaugurato il cantiere che sarà utilizzato per la demolizione delle sezioni rimanenti del ponte. I lavori interesseranno per prima la parte ovest dei monconi, come confermato nella giornata di lunedì - dalla procura che ha dato l'ok “in permanenza del sequestro”.

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Questo significa che la demolizione inizierà ma alcune delle parti rimosse del ponte saranno preservate ai fini dell'incidente probatorio. I primi lavori dovrebbero iniziare tra una decina di giorni.

Come detto più volte da Bucci che non è solo il Sindaco della città di Genova, ma che ricopre anche il ruolo di Commissario per la ricostruzione - l'idea è quella di poter consegnare il nuovo pontre entro Dicembre 2019.

Oggi - la notizia di chi riscostruirà il Morandi. Tra i progetti favoriti - tra le oltre 10 proposte presentate - quelle firmate da Calatrava e Renzo Piano. Il progetto di quest'ultimo, anche lui di Genova, insieme a Fincantieri e Italferr, è quella che si è aggiudicata la gara.

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