La protesta per ricordare come interi territori siano ancora devastati dopo le scosse del 2016-2017
Neanche la neve ferma la marcia delle donne in Abruzzo: 35 chilometri a piedi da Campotosto a L'Aquila per protestare contro una ricostruzione inesistente. Domenica la partenza tra i primi fiocchi di neve per arrivare questo lunedì a L'Aquila.
"I nostri paesi stanno morendo - dice Lucia Pandolfi, ex sindaco di Montereale a ilCapoluogo.it - Noi come donne non possiamo demordere, non possiamo lasciare che le nostre comunità dove sono nati i nostri figli, dove siamo cresciute, vengano distrutte".
Questi territori sono stati colpiti prima dalla scossa de L'Aquila del 2009 e poi dalla sequenza sismica Amatrice-Norcia-Visso del 2016-2017, che ha trasformato in paesi fantasma luoghi una volta famosi per la villeggiatura.