L'ordine di uccidere il giornalista Jamal Khashoggi è arrivato dai "livelli più alti del governo saudita". Ad affermarlo il presidente turco Erdogan con un editoriale pubblicato dal Washington Post.
L'ordine di uccidere il giornalista Jamal Khashoggi è arrivato dai "livelli più alti del governo saudita". Ad affermarlo il presidente turco Erdogan con un editoriale pubblicato dal Washington Post, proprio il giornale dove collaborava Khashoggi.
Erdogan ha comunque escluso un coinvolgimento del Re Salman in quanto, scrive: "Vorrei sottolineare che la Turchia e l'Arabia Saudita hanno relazioni amichevoli e non credo un solo secondo che re Salman, il guardiano delle sante moschee, abbia ordinato una cosa simile".
Il Presidente turrco parla di assassinio premeditato e compiuto a sangue freddo da una "squadra della morte" che le autorità saudite devono ancora rispondere a domande importanti, ad esempio su dove sia il corpo di Khashoggi.
Intanto la fidanzata del giornalista ucciso, Hatige Cengiz ha partecipato in videoconferenza ad una commemorazione: "Nulla mi ha liberato dal dolore causato dalle atrocità che ho vissuto - ha detto - Il motivo più importante per il quale il mio dolore resta come il primo giorno è che il suo cadavere non è stato ancora trovato. Riavere il corpo, per la nostra religione - ha concluso - è la cosa più piccola che si possa sperare.