Antitrust multa Apple e Samsung: "Aggiornamenti software per rallentare smartphone"

Antitrust multa Apple e Samsung: "Aggiornamenti software per rallentare smartphone"
Diritti d'autore REUTERS/Tatyana Makeyeva
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

Il Garante ha inflitto una sanzione di 10 milioni di euro alla casa di Cupertino e di 5 milioni all'azienda sudcoreana

PUBBLICITÀ

Il Garante italiano della concorrenza e del mercato ha multato Apple e Samsung per avere costretto i consumatori a scaricare aggiornamenti che hanno rallentato o compromesso la funzionalità dei loro smartphone.

Apple ha ricevuto una sanzione di 10 milioni di euro, mentre Samsung dovrà sborsare 5 milioni. La multa inflitta all'azienda di Cupertino è più alta perché, in aggiunta, non ha correttamente informato gli utenti della deteriorabilità delle sue pile al litio.

Nel comunicato del Garante si legge che "le società del gruppo Apple e del gruppo Samsung hanno realizzato pratiche commerciali scorrette in violazione degli artt. 20, 21, 22 e 24 del Codice del Consumo in relazione al rilascio di alcuni aggiornamenti del firmware dei cellulari che hanno provocato gravi disfunzioni e ridotto in modo significativo le prestazioni, in tal modo accelerando il processo di sostituzione degli stessi".

"Tali società hanno, infatti, indotto i consumatori - mediante l’insistente richiesta di effettuare il download e anche in ragione dell’asimmetria informativa esistente rispetto ai produttori - ad installare aggiornamenti su dispositivi non in grado di supportarli adeguatamente, senza fornire adeguate informazioni, né alcun mezzo di ripristino delle originarie funzionalità dei prodotti".

Di cosa è accusata Samsung

"In particolare, Samsung ha insistentemente proposto, dal maggio 2016, ai consumatori che avevano acquistato un Note 4 (immesso sul mercato nel settembre 2014) di procedere ad installare il nuovo firmware di Android denominato Marshmallow predisposto per il nuovo modello di telefono Note 7, senza informare dei gravi malfunzionamenti dovuti alle maggiori sollecitazioni dell’hardware e richiedendo, per le riparazioni fuori garanzia connesse a tali malfunzionamenti, un elevato costo di riparazione".

Leggi anche: Apple da 1000 miliardi, vale più di Svizzera o Argentina

Di cosa è accusata Apple

"Quanto a Apple, essa ha insistentemente proposto, dal settembre 2016, ai possessori di vari modelli di iPhone 6 (6/6Plus e 6s/6sPlus rispettivamente immessi sul mercato nell’autunno del 2014 e 2015), di installare il nuovo sistema operativo iOS 10 sviluppato per il nuovo iPhone7, senza informare delle maggiori richieste di energia del nuovo sistema operativo e dei possibili inconvenienti – quali spegnimenti improvvisi – che tale installazione avrebbe potuto comportare".

"Per limitare tali problematiche, Apple ha rilasciato, nel febbraio 2017, un nuovo aggiornamento (iOS 10.2.1), senza tuttavia avvertire che la sua installazione avrebbe potuto ridurre la velocità di risposta e la funzionalità dei dispositivi. Inoltre, Apple non ha predisposto alcuna misura di assistenza per gli iPhone che avevano sperimentato problemi di funzionamento non coperti da garanzia legale, e solo nel dicembre 2017 ha previsto la possibilità di sostituire le batterie ad un prezzo scontato".

"Entrambe le imprese - conclude il Garante - dovranno inoltre pubblicare sulla pagina in italiano del proprio sito internet una dichiarazione rettificativa che informi della decisione dell’Autorità con il link al provvedimento di accertamento".

Leggi anche: Erdogan: "Boicotteremo i prodotti elettronici Usa"

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Corea del Sud: presto in libertà vigilata "mister Samsung", Lee Jae-yong

Apple a Cupertino fra versioni aggiornate e il nuovo Watch "per la salute"

Nuovo record in borsa: dopo Apple, anche Amazon vale 1000 Miliardi