Trump ribadisce la linea dura sull'uscita dai trattati nucleari

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Di Euronews
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Il Capo della Casa Bianca torna ad accusare Russia e Cina di non aver rispettato gli accordi.

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A pochi giorni dalle elezioni di medio termine, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ribadito di essere pronto a ritirarsi dai trattati di non proliferazione nucleare firmati nel 1987 da Reagan e Gorbaciov.

Il Capo della Casa Bianca ha detto inoltre di essere pronto ad aumentare l'arsenale atomico americano ed è tornato ad accusare la Russia di non aver rispettato gli accordi.

"Dovevamo reagire molti anni fa" ha detto Trump rispondendo ai giornalisti "siamo il paese più ricco di tutti e possiamo farlo. Possiamo aumentare gli armamenti finchè Russia e Cina non torneranno a ragionare quindi ci fermeremo tutti. E' una minaccia verso chiunque abbia voglia di giocare questa partita incluse Russia e Cina".

In questo clima assume ancora più importanza la visita a Mosca del consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton che ha avuto un colloquio con il ministro degli esteri del Cremlino Sergei Lavrov.

La Russia ha annunciato che se gli Stati Uniti aumenteranno il loro arsenale nucleare, reagirà di conseguenza.

La speranza è che i colloqui di Mosca evitino una nuova corsa agli armamenti che preoccupa soprattutto l'Europa. Il Vecchio Continente in questi giorni è tornato a veder aleggiare lo spettro della guerra fredda come non era mai successo negli ultimi 30 anni.

Si tratta di retorica elettorale oppure la minaccia di Trump è reale? E' proprio questo che Bolton dovrebbe charire con i vertici del Cremlino. Secondo gli esperti dare a Mosca degli ultimatum non avrebbe senso.

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