Tensione M5S-Lega sul decreto fiscale alla vigilia del Cdm

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L'esecutivo discuterà anche della lettera della Commissione europea sulla manovra di bilancio

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Non accennano a dominuire, in Italia, le scaramucce tra Lega e Cinquestelle in vista del Consiglio dei ministri di sabato.

La seduta dell'esecutivo dovrà correggere il decreto che introduce la "pace fiscale" escludendo la sanatoria per il rientro dei capitali dall'estero, che per il vicepremier Di Maio non avrebbe dovuto trovarsi nel testo.

Di Maio ha accusato "una manina tecnica o una manona politica" di aver surrettiziamente modificato il provvedimento dopo la sua approvazione in Consiglio dei ministri.

"Il Movimento Cinque Stelle non voterà il Decreto fiscale con un salvacondotto per gli evasori che fanno riciclagghio autoriciclaggio, questi sono reati che noi non possiamo scudare, di cui non possiamo rendere immuni i furbi. Adesso il tema è politico, e se il tema è politico ha bisogno di un chiarimento politico", ha detto DI Maio.

Dal canto suo, il ministro dell'Interno Salvini ha negato che il suo partito abbia agito per includere la sanatoria fiscale, e dopo aver inizialmente escluso modifiche al decreto, si è detto in seguito disponibile a partecipare alla riunione del governo di sabato, con un messaggio postato da un lago del Trentino:

"Io domani prendo l'aereo, ci carico mia figlia, vengo a Palazzo Chigi, faccio il Consiglio dei ministri, riscri viamo tutto. Ma chi se ne frega dei condoni"

Nonostante l'aspro scontro, sia Lega che Cinquestelle hanno ribadito di non voler provocare una crisi di governo, ma la rassicurazione non é bastata a contenere lo spread tra i titoli italiani e quelli tedeschi, salito a quota 326.

In questo clima di tensione il premier Giuseppe Conte prova a calmare gli animi, promettendo che "Domani in Cdm scioglieremo finalmente gli ultimi nodi sul decreto fiscale".

Oltre alla grana dei condoni, i ministri prenderanno in esame anche la lettera della Commissione europea sulla manovra economica. La missiva parla di "deviazione senza precedenti" dagli obblighi del Patto. Fonti di Palazzo Chigi annunciano una risposta italiana "entro i tempi previsti, cioé entro mezzogiorno di lunedì prossimo".

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