Dispersa una manifestazionee di protesta prima ancora che potesse partire: arrestati leader politici e della società civile
Il clima politico continua a farsi sempre più rovente in Nicaragua, dove domenica la polizia ha disperso, prima ancora che potesse iniziare, una manifestazione di protesta indetta, nella capitale Managua, contro il presidente Daniel Ortega.
Tra le 26 persone arrestate, secondo una nota del Comitato permamente per i diritti umani, ci sarebbero leader dell'opposizione e attivisti della società civile. "Ci arrestano perchè hanno paura del popolo nicaranguense" dichiara uno dei manifestanti scampati all'arresto. "Sanno che siamo in maggioranza, che la maggior parte di noi vuole un paese democratico, libero e giusto e hanno paura di questo".
Sempre a Managua, il giorno precedente, il presidente Ortega aveva parlato di fronte a centinaia di persone intervenute a un raduno pro-governativo. "Da mesi - ha dichiarato - l'opposizione continua ad indire manifestazioni: non per la pace, ma per il sangue. E' solo altro sangue quello che vogliono"
Oltre 300 persone sarebbero morte dall'inizio delle proteste, nello scorso aprile, stando ai dati della Commissione inter-americana per i diritti umani. Cifre contestate da Ortega, secondo il quale i decessi sarebbero meno di 200, e le cui responsabilità sarebbero interanente imputabili all'opposizione.
Nel frattempo, però, la Commissione si dice fortemente preoccupata per la sicurezza dei manifestanti arrestati domenica.