Approvata la manovra, c'è anche il mini-condono fiscale

Ventiquattro ore di passione con tre vertici di maggioranza, i big ai ferri corti, infine il consiglio dei ministri pomeridiano, che approva il decreto fiscale e la manovra. "Siamo pronti a mandarlo a Bruxelles", dice il presidente del consiglio Giuseppe Conte a tarda sera, inviandolo nei tempi, dunque, entro il 15 ottobre.
APPROVATI MANOVRA E DECRETO FISCALE, IL CONTENUTO
Dentro c'è quello che era stato promesso. Anche la pace fiscale, o condono fiscale, che ha fatto litigare la maggioranza giallo-verde fino all'ultimo.
Alla fine vince l'anima rigorista del M5S: si potrà sanare la propria posizione presentando una dichiarazione integrativa su cui ci sarà una tassazione al 20% ma il tetto, onde evitare di fare un favore ai grandi evasori, è fissato a 100mila euro.
La manovra come anticipato prevede anche il reddito di cittadinanza, che dovrebbe partire a marzo, la flat tax per le partite IVA fino a 65mila euro, la sterilizzazione dell'aumento dell'IVA e un grande capitolo pensioni con il taglio degli assegni sopra i 4.500 euro netti al mese che frutterà un miliardo di risparmi in tre anni. Da febbraio l'introduzione della contestata quota 100, cioè in pensione con 62 anni d'età e 38 di contributi.