Migranti, Medici Senza Frontiere cacciata da Nauru

Migranti, Medici Senza Frontiere cacciata da Nauru
Di Euronews
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L'Ong si occupava dei mille migranti da cinque anni deportati dall'Australia

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Da cinque anni sono rinchiusi in un campo sull'isola di Nauru, nel Pacifico meridionale. Sono più di 900, 115 i bambini, e la loro sola colpa è di aver tentato l'ingresso in Australia senza visto.

In questa struttura, che l'anno scorso l'Onu ha definito "disumana", i suicidi e i tentativi di suicidio sono frequentissimi e numerosi, e il disagio psichico è una malattia di massa.

Bloccati nelle tende da un tempo ormai lungo, i migranti vivono in condizioni di grande degrado, ma da domani dovranno fare a meno anche dell'aiuto di Medici Senza Frontiere. Per decisione delle autorità locali, infatti, l'Ong ha 24 ore di tempo per lasciare il paese

Medici e volontari al lavoro sull'isola che è a 3000 km dalle coste australiane, sono preoccupati per il futuro dei migranti.

"Hanno visto le loro speranze di una vita degna venire distrutte dalla politica della detenzione fuori dai confini australiani. Dopo anni di esposizione a esperienze traumatizzanti e a una detenzione senza fine, la sola speranza di guarigione psicologica imporrebbe la loro evacuazione immediata verso un ambiente stabile e sicuro, in cui sia possibile venire trattati farmacologicamente e dove possano godere delle libertà fondamentali che tutti gli esseri umani meritano", ha detto Christine Rufener, psicologa.

Intanto, le autorità australiane progettano norme specifiche per costringere i nuovi immigrati giunti nel paese a risiedere in zone rurali, vietando loro per legge di insediarsi in una grande città.

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