Meng: l'ennesimo "pesce grosso" nella rete dell'anticorruzione di Pechino

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Di Euronews
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L'ex capo dell'Interpol, che non dà notizie di sé da fine settembre, è ufficialmente indagato per corruzione in Cina

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Ci sono sviluppi nel giallo della scomparsa di Meng Hongwei, l'ex presidente dell'Interpol di cui non si avevano più notizie dopo il suo arrivo in Cina.

Il Ministero della Sicurezza pubblica cinese ha fatto sapere sul suo sito che l'uomo è indagato per tangenti e altre violazioni di legge. Non ci sono dettagli. Ma la frase in cui si afferma la necessità di "eliminare la perniciosa influenza di Zhou Yongkang” dà da pensare, visto che fu lui a nominare Meng viceministro della sicurezza pubblica nel 2004, e dal 2015 sconta il carcere a vita per corruzione, abuso di potere e rivelazione di segreti di Stato.

Il presidente Xi Jinping sta conducendo in patria una vasta campagna anticorruzione, che ha colpito più di un milione e mezzo di funzionari. Per i critici è solo una modo per eliminare l'opposizione interna.

Era stata la moglie di Meng a denunciarne la scomparsa ai media, dicendo di temere per l'incolumità del marito. L'ultimo messaggio che aveva ricevuto da lui il 25 settembre conteneva l'emoticon di un coltello.

Domenica l'Interpol aveva ufficializzato le dimissioni con effetto immediato di Meng, annunciando il nome del suo sostituto, il sudcoreano Kim Jong Yan.

Meng era stato il primo cinese a presidere l'organizazione.

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