La Wada reintegra l'agenzia russa antidoping

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Diritti d'autore REUTERS/Maxim Shemetov
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Il reintegro è vincolato al rispetto di determinate condizioni, tra cui l'accesso ai dati e ai campioni di urina conservati nell'ex laboratorio della Rusada a Mosca

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L'agenzia antidoping mondiale (Wada) ha approvato il reintegro dell'agenzia antidoping russa (Rusada), che era stata sospesa nel 2015 in seguito alle accuse di aver coperto e favorito un vasto programma di doping.

"Oggi - ha detto il presidente della Wada Craig Reedie - la grande maggioranza del comitato esecutivo ha deciso di reintegrare la Rusada". Un reintegro, ha spiegato Reedie, vincolato al rispetto di determinate condizioni.

Reintegro vincolato a determinate condizioni

"Abbiamo fissato una tabella di marcia precisa - ha detto -. La Rusada deve garantirci nei tempi stabiliti l'accesso ai dati e ai campioni di urina conservati nell'ex laboratorio di Mosca".

Se la Rusada non dovesse rispettare l'accordo, la Wada potrebbe decidere di ripristinare la sospensione decisa nel novembre 2015 in seguito alla pubblicazione del rapporto McLaren.

Il report, realizzato dall'avvocato canadese Richard McLaren, ha messo in luce l'esistenza di un programma di doping sistematico sostenuto dallo stato.

Le accuse, che Mosca ha sempre respinto al mittente, hanno portato all'esclusione della Russia dai Giochi olimpici invernali disputati lo scorso inverno in Corea del Sud.

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