Iraq, scontri finiti a Bassora ma la tensione resta alta

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Di Antonio Michele Storto
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Grave il bilancio degli ultimi giorni: diversi edifici dati alle fiamme, lavoratori presi in ostaggio e una decina i morti nelle sommosse

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La tensione resta altanella città irachena di Bassora, le cui strade sono state teatro di violenti scontri che negli ultimi cinque giorni hanno causato almeno 13 morti.

Nella giornata di sabato, tre razzi Katyusha sono stati lanciati contro l'aeroporto. Il giorno prima, un incendio era stato appiccato nell'edificio che ospita il consolato iraniano, mentre alcuni lavoratori del settore petrolifero erano stati presi in ostaggio.

Il malcotento - causato da un governo percepito come corrotto, lassista e succube dell'Iran - ha covato sotto la cenere per mesi, per poi esplodere con violenza nell'ultima settimana.

Secondo i manifestanti, proprio la corruzione e le ingerenze iraniane avrebbero portato al collasso delle infrastrutture cittadine, e al deficit di energia elettrica e acqua potabile che ha colpito la zona per tutta l'estate.

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