Elezioni Svezia: 1 articolo su 3 condiviso sul web proviene da siti di "notizie spazzatura"

Elezioni Svezia: 1 articolo su 3 condiviso sul web proviene da siti di "notizie spazzatura"
Diritti d'autore REUTERS/Dado Ruvic/Illustration
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Di Alice Cuddy
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Secondo un recente monitoraggio, almeno un terzo delle notizie condivise provengono da siti che producono contenuti volutamente fuorvianti

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Uno studio pubblicato giovedi dall'Oxford Internet Institute afferma che un articolo di notizie su tre condivisi su Twitter sulle prossime elezioni svedesi proviene da siti web di "notizie spazzatura", che pubblicano informazioni deliberatamente fuorvianti.

I ricercatori hanno notato che la condivisone di notizie del genere in Svezia è significativamente più alto rispetto a quella rilevata in altre elezioni europee, compresi due voti in Germania e il referendum sulla Brexit nel Regno Unito.

Una delle autrici dello studio, Lisa-Maria Neudert, ha spiegato a Euronews: "Onestamente, non era quello che ci aspettavamo di vedere in Svezia, paese che associamo generalmente a un alto livello di istruzione e alfabetizzazione digitale".

Cosa sono le "notizie spazzatura"?

L'Istituto ha analizzato quasi 275.000 tweet riguardanti le elezioni svedesi su un periodo di 10 giorni del mese di agosto, per determinare quante "notizie spazzatura" sono state condivise.

Neudert ha precisato che per notizie spazzatura si intende fonti che "deliberatamente pubblicano e forniscono informazioni ingannevoli, pretendendo di essere notizie reali".

"Le chiamiamo "notizie spazzatura", piuttosto che notizie false perché pensiamo che le notizie false siano un concetto troppo controverso, che è stato usato anche per armare e screditare i media da entrambi i lati dello spettro", ha aggiunto.

I ricercatori hanno etichettato alcuni siti web come divulgatori di "notizie spazzatura" se questi rispondevano a determinati criteri riguardo ad almeno tre delle cinque categorie seguenti : professionalità, stile, credibilità, parzialità e contraffazione.

Da dove arrivano e che cosa dicono?

Lo studio ha rilevato che la maggior parte della disinformazione proviene dal paese stesso: 8 volte su 10, le  "junk news" arrivavano cioé dalla stessa Svezia.  

Le tre fonti più popolari sono risultate tutte collegate al partito populista di destra dei Democratici Svedesi.

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