Myanmar: due giornalisti della Reuters condannati a 7 anni di prigione

Myanmar: due giornalisti della Reuters condannati a 7 anni di prigione
Diritti d'autore I giornalisti detenuti, Wa Lone e Kyaw Soe Oo lasciano il tribunale di Yangon
Diritti d'autore I giornalisti detenuti, Wa Lone e Kyaw Soe Oo lasciano il tribunale di Yangon
Di Euronews
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accusati di aver violato la legge sulla legge di stato

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Due giornalisti dell'agenzia Reuters sono stati condannati a 7 anni di prigione per aver violato la legge sui segreti di stato e per possesso illegale di documenti ufficiali. Wa Lone e Kyaw Soe Oo si sono dichiarati non colpevoli e sostengono di essere stati incastrati dalla polizia.

I due cronisti avevano denunciato lo scorso anno la brutale repressione in Myanmar contro la minoranza musulmana dei Rohingya a Rakhine, persecuzioni di recente documentate anche in un rapporto Onu. Il direttore dell'agenzia: "Oggi è un giorno triste per la Birmania, per (i cronisti) Wa Lone e Kyaw Soe e per l' informazione ovunque". 

Rischiavano fino a 14 anni di carcere. Erano stati arrestati il 12 dicembre, mentre stavano realizzando un'inchiesta sull'assassinio di dieci Rohingya in un villaggio dell'est del Paese, nel corso di un'operazione della polizia e dell'esercito.

Proprio in questi giorni la Missione d'inchiesta indipendente dell'Onu sul Myanmar ha chiesto alla giustizia internazionale di procedere nei confronti dei vertici dell'esercito per genocidio ai danni della minoranza musulmana Rohingya. Ha anche chiamato in causa il Premio Nobel per la pace e leader de facto Aung San Suu Kyi per la sua inerzia.

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