Sardegna: a caccia dei ladri di sabbia

Sardegna: a caccia dei ladri di sabbia
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Di Diego Malcangi
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Ogni estate sull'isola italiana vengono sequestrati chili di sabbia, conchiglie e sassi rubati dalle spiagge. I controlli sono ferrei, le multe salate, ma alcuni ci provano comunque

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Pioggia di multe anche quest'estate in Sardegna, per coloro che hanno provato a portarsi via la splendida sabbia da alcune delle spiagge più belle d'Europa. Nonostante i sempre più frequenti controlli e le multe anche di diverse centinaia di euro, i furti di rena non si placano.

Marco Saba è un ausiliario presso la spiaggia di Piscinas, nel sud-ovest dell'isola. Alla ricetrasmittente lo avvisano che qualcuno sta provando a rubare della sabbia. Marco reagisce immediatamente inviando un drone per localizzare i ladri. Con tutta la sabbia che c'è qui, sembra eccessivo chiamarli ladri, no?

"Qui c'è tanta sabbia, però se iniziamo tutti quanti a prenderne un po', alla fine... Se il turista lascia la sabbia qui, chiudiamo il discorso molto in fretta", spiega Saba ai nostri microfoni. "Se invece vediamo che insiste o magari c'è la forestale in zona, vengono chiamati subito per bloccare l'auto e segnalarla".

E se i ladri non vengono sorpresi con le mani nel sacco, di certo non possono sentirsi al sicuro neanche dopo. All'aeroporto di Cagliari-Elmas i controlli sono molto severi e in questo zaino è stata appena trovata della sabbia, appunto.

"Grazie alla passione per l'ambiente degli addetti alla security - oltre che ovviamente i loro compiti istituzionali - stiamo contribuendo alla salvaguardia del patrimonio naturalistico della regione", dichiara Alessio Grazietti, direttore generale di Sogaer. "Perché i turisti, a volte inconsapevolmente mentre altre consapevolmente, asportano di tutto. Se interviene la forestale o la polizia, chiaramente oltre al sequestro del materiale rinvenuto, c'è anche una contravvenzione che può essere particolarmente salata. Parliamo anche di un miliardo di euro".

Normalmente, quando vengono colti sul fatto in spiaggia o sorpresi in aeroporto, i turisti si arrendono, lasciano la refurtiva e non vengono così multati. Ma alcuni di loro sono perseveranti e ci riprovano, finché non sono bloccati dalla polizia. A quel punto la situazione diventa più pesante. Molti imparano la lezione, altri no. Un agente con il quale abbiamo parlato ci ha raccontato di un padre che, trovato con una collana fatta di conchiglie, ha detto alla figlia: "Non preoccuparti, l'anno prossimo torniamo e ne prenderemo molte altre".

Non molto educativo vero? Preferiamo lasciare la sabbia in spiaggia. E approfittare di questo splendore.

Video editor • Diego Malcangi

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