Questa domenica 26 agosto i cittadini rispondono a 7 quesiti perché la politica torni davvero di tutti
Immagini Consulta Anticorrupción
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Questa domenica 26 agosto, la Colombia vota contro la corruzione. I cittadini andranno alle urne per rispondere a sette quesiti, che basicamente hanno un filo rosso che li lega: la corruzione non è una cosa naturale e la politica dev'essere al servizio dei cittadini e non una scorciatoia per la ricchezza a detrimento delle casse pubbliche.
Detta così sembra una battaglia persa in partenza. La corruzione incide moltissimo sul pil colombiano e, come in altri paesi, l'Italia ad esempio, il salario base di deputati e senatori corrisponde a 40 volte quello che è il minimo sindacale, senza contare prebende, sconti e favori offerti ai politici. Fra le proposte anche l'obbligo che chi entra in politica renda noti i suoi beni prima e dopo il suo mandato per capire se si è arricchito e che gli appalti della pubblica amministrazione siano davvero pubblici.
Il refendum è stato un cavallo di battaglia della sinstra e ei verdi, ma anche il neopresidente Ivan Duque lo ha appoggiato in campagna. Resta la speranza che il risultato non diventi solo un'arma di scontro politico, ma un mezzo per rendere la Colombia un paese più giusto e moderno.