La tradizionale prelibatezza sicula usata come simbolo dell'accoglienza contro la decisione del Viminale di non permettere lo sbarco dei migranti bloccati a bordo della nave della Guardia Costiera
Arancini contro Salvini come simbolo di accoglienza. Decine di catanesi ieri sera, mercoledì 22 agosto, hanno protestato contro la decisione del Viminale di non concedere l'autorizzazione allo sbarco dei migranti sulla nave Diciotti della Guardia costiera presentandosi al porto con 177 arancini, idealmente uno per migrante.
"La città di Catania e i suoi concittadini condividono la logica dell'accoglienza dal punto di vista più profondo del concetto di polis", ha spiegato Silvio Laviano, uno degli organizzatori, a Repubblica. A Euronews ha aggiunto che l'iniziativa è stata spontanea, senza strumentalizzazione e da parte di alcuni cittadini liberi.
Il flash mob è stato proposto da un gruppo di artisti e attivisti catanesi che ha invitato sui social (#PORTOunArancino e #unArancinoPerAccogliere) i concittadini a presentarsi in porto con gli arancini, espressione della rosticceria gastronomica siciliana, per compiere un gesto di accoglienza nei confronti delle persone bloccate da giorni a bordo.
A Catania era presente anche il politico Giuseppe Civati. In serata, un pulmino bianco ha trasferito i primi 27 minori nei centri di accoglienza. Lo scontro politico, nel frattempo, infuria.
A bordo restano ancora 150 persone, una gru ha caricato altri viveri sulla nave.
Il presidio di protesta al porto continua anche oggi.