Venezuelani prigionieri in patria

Venezuelani prigionieri in patria
Di Alberto De Filippis
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Anche l'Ecuador inizia a chiudere le porte

PUBBLICITÀ

Prima i venezuelani che ci riuscivano potevano fuggire all'estero cercando la sopravvivenza lontano dal socialismo del secolo XXI che non sembra stia facendo faville in patria in questo momento. Adesso sono sempre più prigionieri del loro paese visto che altre nazioni cominciano a chiedere documenti per lasciarli passare. Dopo il Perù anche l'Ecuador, una volta nazione sorella, ai tempi del presidente Rafael Correa, con Lenin Moreno ha cambiato direzione e pretende ora passaporti e carte d'identità dei venezuelani che arrivano sul suo territorio. In teoria una cosa logica che quando si tratta di Venezuela diventa una missione impossibile.

Il costo di 6 pomodori in Venezuela

Anche la burocrazia venezualana, come tutto il paese, è al collasso, e ottenere il rinnovo dei documenti o un passaporto, è impossibile a meno di non offrire ingenti mazzette. Un giovane mostra tutta la sua disillusione: "Mi sento impotente", dice, "sono arrivato qui sperando di ricominciare, di trovare un lavoro e ci chiudono le porte in faccia, chiedendoci passaporti e documenti. Documenti che per noi è impossibile avere".

Chili di biglietti per avere un pollo

Anche all'estero le sedi diplomatiche venezuelane non fanno il proprio lavoro e quasi sempre i cittadini venezuelani non riescono ad avere nessun documento che ne attesti cittadinanza e quindi esistenza. Finora solo la Colombia continua a mostrare comprensione. Ma questa situazione non potrà durare all'infinito.

Inflazione in Venezuela
Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Forte scossa di terremoto in Venezuela

Gigantesca sanatoria di immigrati venezuelani in Colombia

Tensione tra Venezuela e Guyana per l'Esequiba: Maduro invia seimila soldati nei Caraibi