India: è ancora emergenza nel Kerala

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Di Eloisa Covelli
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Alluvioni e frane stanno devastando il Paese. I morti sono più di 300, ma mancano all'appello migliaia di persone

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Piu di 370 persone sono morte per le alluvioni e le conseguenti frane, che stanno devastando lo Stato del Kerala, nel sud dell'India. Mentre sono ancora migliaia i dispersi. Dieci giorni di pioggia incessante hanno messo in ginocchio il Paese.

200mila famiglie sono state costrette a lasciare le loro case e si trovano nei duemila centri di emergenza sparsi per lo Stato. Nel campo di Aluva sono stati segnalati tre casi di varicella e ora si teme il contagio.

I soccorrittori stanno cercando di salvare i sopravvissuti usando centinaia di barche e decine di elicotteri. Centinaia sono i militari impegnati nei soccorsi delle 6mila persone rimaste ancora intrappolate. Le operazioni sono molto difficili, anche perché i telefoni nelle aree maggiormente colpite non funzionano. E 10mila chilometri di strade sono andate distrutte

Nella stagione dei monsoni, da giugno a settembre, il Kerala è colpito da piogge abbondanti, ma secondo il capo del governo locale, Pinarayi Vijayan, si tratta della peggiore alluvione degli ultimi 100 anni.

ll premier indiano Modi ha sorvolato le zone allagate per rendersi conto della gravità della situazione. E ha stanziato 5 milioni di rupie per l'emergenza, poco più di 70mila dollari. Un quarto di quanto aveva chiesto il governatore locale.

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