La decisione è stata annunciata in conferenza stampa dal ministro dell'Interno peruviano, Mauro Medina
Molto più povero del Venezuela sino a quache anno fa, il Perù si trova oggi ad affrontare un massiccio flusso di migranti dal paese di Nicolás Maduro.
Secondo l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, negli ultimi anni un venezuelano su venti ha lasciato la sua terra: 26.000 hanno varcato il confine peruviano.
Ora il governo del presidente Vizcarra ha deciso di vietare l'ingresso in Perù a chi non è in possesso del passaporto
Le parole del ministro dell'Interno peruviano, Mauro Medina, in conferenza stampa: "Questa è la conseguenza del fatto che la grande maggioranza delle persone, che arriva nel nostro Paese, evidentemente decide di emigrare per ragioni disparate, ma ci sono sempre alcuni di questi migranti che arrivano illegalmente e commettono crimini. Credo sia naturale che tutti rispettino le leggi peruviane, le leggi del Paese che li ospita".
In precedenza i venezuelani potevano entrare in Perù con la sola carta d'identità: un vantaggio significativo per molti migranti, che faticano a ottenere il passaporto.
Un argine ai venezuelani in fuga dall’aumento esponenziale dell’inflazione e dalla cronica mancanza di beni di consumo, accompagnati da una crescente repressione in campo politico.