Un annuncio, quello dell'emiro, che ha fatto poi guadagnare alla lira intorno al 5% sul dollaro
L'emiro del Qatar, Tamim bin Hamad al-Thani, ha annunciato 15 miliardi di dollari di investimenti diretti, sia bancari sia finanziari, in Turchia.
Non è la prima volta che il Qatar si mette al fianco del premier Recep Erdogan, è di pochi mesi fa, infatti, l'appoggio del ministro degli Esteri di Doha, riguardo ai posizionamenti in Siria da parte della Turchia. Il crollo della lira e la perdita del 40% della valuta rispetto al dollaro quest'anno ha così di nuovo dato input a questa vicinanza, un annuncio - quello dell'emiro- che ha fatto poi guadagnare alla lira intorno al 5% sul dollaro.
Il crollo della lira turca, già da luglio, aveva causato un aumento sui prezzi dei prodotti nei negozi, aumento che rischia di estendersi anche sui beni di prima necessità. L'intervento del Qatar potrebbe così imprimere un'altra direzione al cammino 'nero' intrapreso dall'economia turca in questi mesi.
Il sostegno del Qatar al paese della mezza luna, inoltre, costituisce un motivo in più di attrito con gli Stati uniti, verso i quali Erdogan ha appena annunciato il raddoppio dei dazi sui prodotti americani come automibili, alcool e tabacco mentre un tribunale ha respinto l'appello per la liberazione del pastore evangelico americano Andrew Brunson, altro argomento scottante al centro del braccio di ferro tra Ankara e Washington.