Sisma Indonesia: aumenta bilancio morti

Un posto fantasma. Solo macerie e disperazione a Lombok, l’isola indonesiana colpita dal devastante terremoto che ha fatto oltre 380 morti e 13 mila feriti.
Le autorità locali contano anche centinaia di migliaia di persone rimaste senza una casa. Molti degli sfollati dormono in tende o accampamenti di fortuna. Iniziano a scarseggiare acqua, cibo e medicinali. Il rischio, secondo medici e volontari, è quello di una epidemia su larga scala. “... La maggior parte dei pazienti, dice questo dottore, soffre di malattie come diarrea, vomito, o problemi respiratori, si è passati dal mal di schiena a virus veri e propri.”
Mentre la macchina della solidarietà si è messa in moto fin da subito, resta l’emergenza degli sfollati nelle aree interne e montuose dell’isola che, ad oggi, sono ancora senza assistenza. Il Direttore dell’aeroporto militare di Selaparang ci spiega che sono arrivati molti aiuti, ora si spera di poterli distribuire, il prima possibile, in tutti i luoghi colpiti e alle persone che hanno veramente bisogno.”
Nella giornata di giovedì un nuovo terremoto di 5.9 gradi della Scala Richter ha colpito la stessa area aggravando ulteriormente i danni alle strutture abitative. Intanto in alcuni zone la gente si fa forza, cercando di tornare a quei piccoli gesti della quotidianità come il mercato che ha da poco riaperto. Chi compra pesce, chi riso, dice questo signore.
Una situazione difficile ed aggravata dalla mancanza di un efficace sistema di intervento in caso di eventi sismici estremi.